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Quarant’anni fa la morte di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, assassinati dalla mafia

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ll Presidente, Sergio Mattarella, li ha ricordati come " significativo esempio di impegno civico, per le generazioni presenti e future"

Il 30 aprile del 1982 la mafia trucidava il Segretario regionale del Partito Comunista Pio La Torre e Rosario Di Salvo, compagno di partito e collaboratore.

Sono trascorsi quarant’anni da quel giorno, quando, alle 9.20 del mattino, l’auto diretta alla sede del partito a bordo della quale viaggiavano La Torre e Di Salvo, è stata bloccata una un commando mafioso che non ha lasciato scampo.

Questa mattina nell’ex Via Turba, ribattezzata Via Vincenzo Li Muli (in memoria di un’altra vittima di mafia: uno degli agenti di scorta di Paolo Borsellino, ucciso nella strage del 19 luglio del ’93), luogo dell’agguato, si è tenuta una cerimonia di commemorazione alla quale, insieme al figlio di Pio La Torre, Franco, ha partecipato anche il segretario nazionale del Partito Democratico, Enrico Letta.

Tante le battaglie coraggiose di Pio La Torre: l’assegnazione per le terre ai contadini, la lotta alla mafia con la denuncia delle commistioni con la politica e l’introduzione dell’art. 416 bis (che introdusse il reato di associazione mafiosa), la manifestazione contro l’installazione degli euromissili nella base militare di Comiso.

Battaglie che non dovrebbero avere colore politico. Eppure, anche tra i politici messinesi, la figura di Pio La Torre è stata commemorata soprattutto dagli esponenti di Centrosinistra.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente del Centro di studi e iniziative culturali “Pio La Torre”, Vito Lo Monaco, questo messaggio:

“Il quarantesimo anniversario della morte per mano mafiosa di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo ci ricorda il loro significativo esempio di impegno civico, per le generazioni presenti e future.

Il consolidamento della cultura della legalità esige il coinvolgimento dei giovani in iniziative che tendono a mantenere viva la memoria dei valori di chi ha pagato con la propria vita la testimonianza prestata per la difesa di radici essenziali della Repubblica, per la difesa della libertà e della giustizia.

Nell’esprimere apprezzamento nei riguardi del Progetto educativo antimafia e antiviolenza, organizzato dal Centro studi ‘Pio La Torre’, contributo al radicamento di una ferma coscienza collettiva contraria a ogni forma di sopraffazione, mi unisco nel ricordo di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo e rivolgo a tutti i presenti il mio caloroso saluto”.




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