Una raccolta di esperienze personali e poesie di Rosanna Affronte.
L’incontro è stato moderato dal giornalista Marco Bonardelli e introdotto da Annamaria Tarantino, Presidente ACISJF, ed ha visto gli interventi di Piera Basile, avvocato penalista e Responsabile della Commissione Carceri ADSU di Barcellona P. G., Paola Radici Colace, ordinario di Filologia Classica presso l’Università di Messina, Maria Teresa Prestigiacomo, giornalista e critico d’arte, Anna Maria Garufi, Presidente LELAT, Suor Anna Ingoglia, referente d’ascolto diocesano, e Luisa Barbaro, docente presso vari istituti scolastici.
Il libro della Affronte ci ricorda quanto possa essere importante il dono di ascoltare chi ci sta accanto. Nei racconti che la scrittrice consegna alla nostra lettura, l’ascolto diviene atto di accoglienza della sofferenza e/o della gioia dell’altro. Il silenzio, terra d’incontro tra le persone, troppo spesso ammorbate da discorsi vacui e parole inutili, oggi più che mai nell’era social. L’autrice, che non fa mistero della sua natura di persona poco incline alla loquacità, volge lo sguardo al linguaggio delle emozioni e lo declina secondo il suo sentire, offrendo varie sfumature del significato di silenzio.
L’esempio di Rosanna Affronte si tramuta in un viaggio alla (ri)scoperta di se stessi, vivendo tra la sacralità del non detto e l’uso parsimonioso delle parole, accompagnando il lettore in un percorso costellato di storie di vita profondamente umane.
Nel silenzio si apre la possibilità di ascoltare l’altro: un ascolto squisitamente empatico teso a porgere una mano a chi ci sta di fronte; poiché il silenzio, citando Simone Weil, “permette di cogliere verità che altrimenti resterebbero celate per sempre”.