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Scuola: petizione al Parlamento europeo degli insegnanti precari

Azzolina
i candidati per il concorso ordinario saranno circa 430mila per la secondaria e quasi 77mila per l'Infanzia e Primaria.

Concorso Ordinario quando?

Esplode in una petizione al Parlamento europeo la rabbia degli insegnanti precari che hanno visto sfumare un importante riconoscimento, quello dell’esperienza sul campo.

Infatti, se da una parte l’esercito dei docenti è in preparazione per il concorso ordinario e/o straordinario, dall’altra esplode la rabbia degli stessi per le promesse tradite più e più volte.
Anni trascorsi invano dietro una cattedra.
Incarichi a tempo determinato che ledono alcuni dei diritti fondamentali dei lavoratori.

Per questo si sono visti costretti a rivolgersi al Parlamento Europeo con una petizione in cui chiedono che si rispettino gli impegni presi a giugno del 2019 dal primo Governo Conte.

Al tempo la maggioranza giallo-verde aveva pattuito con tutti i sindacati della categoria l’avvio di percorsi abilitanti per i precari con tre annualità di servizio.

Ciò avrebbe permesso loro di uscire dalla precarietà. Promessa vana, dal momento che il Ministro Lucia Azzolina si è limitata a bandire dei concorsi per il reclutamento di 24 mila insegnanti (a fronte di un comparto di circa 100 mila non stabilizzati). Nello specifico un concorso per titoli ed esami che non riconosce di fatto l’esperienza degli stessi.

La petizione, presentata dagli avvocati Aldo Esposito e Ciro Santonicola, che agiscono per conto del personale docente non stabilizzato e impiegato con contratti a tempo determinato successivi, “chiedono alla commissione per le petizioni di intervenire per garantire la conformità del diritto dell’UE in materia di professioni regolamentate” (in particolare direttiva 2013/55 UE) e “l’attuazione della clausola 5 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato (direttiva 1999/70CE) per prevenire l’abuso di contratti a tempo determinato successivi per gli docenti in questione”.

In pratica “i firmatari sostengono che gli insegnanti che hanno accumulato esperienza pratica nelle scuole italiane in determinati periodi hanno diritto al riconoscimento ufficiale delle competenze acquisite di conseguenza” – come si legge nel riepilogo della petizione stessa sul sito dell’Euro Parlamento.

Secondo i dati forniti qualche tempo fa dal Ministero dell’Istruzione, i candidati che nei prossimi mesi saranno chiamati alla selezione del concorso ordinario saranno circa 430mila per i concorsi della secondaria e quasi 77mila per il concorso Infanzia e Primaria.

Per lo più si tratta di aspiranti che risiedono al Sud o nelle Isole, (un numero che sfiora il 56% del totale) che si muoveranno su tutto il territorio nazionale verso le regioni del Nord. In testa la Lombardia dove si concentra il numero maggiore dei posti messi a concorso.
Solo il 25% degli aspiranti insegnanti risiede in una regione settentrionale, dove l’insegnamento non rientra tra le professionalità più ambite, a differenza di quanto avviene nelle aree meridionali.

Se le prove del concorso straordinario si svolgeranno fra il 15 e il 19 febbraio, ancora risultano sconosciute le date di quello ordinario.

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