Tantissime le telefonate ai consolati di appartenenza per l’incertezza organizzativa del voto per gli italiani all’estero, almeno in Spagna.
Da giorni, infatti, come ci informano il consolato di Ibiza e di altre città in Spagna, la situazione sembra essere in crisi: schede perse, sbagliate o mai arrivate, molte le denunce sui social.
E’ inaccettabile una situazione del genere che “ghettizza” il diritto di quegli italiani che vogliono, nonostante la lontananza, dare il proprio contributo.
Gli italiani non iscritti Aire ( l’anagrafe della popolazione italiana residente all’estero) doveva richiedere al comune di residenza entro il 24 agosto la propria scheda elettorale .
Così hanno fatto molti messinesi in questo momento fuori Italia ma purtroppo almeno per l’isola di Ibiza ancora niente .
Molto efficiente invece l’ ufficio elettorale della città dello Stretto che ha immediatamente inoltrato le domande pervenute ma, come ci spiega con grande competenza l’incaricato, una volta inserita la modulistica nel sistema informatico (il portale DAIT) la competenza passa al Ministero degli Interni ….lì parte l’intoppo.
Il tempo stringe e tanti italiani non hanno ricevuto le schede elettorali.
Un sistema che si sta dimostrando troppo arretrato, infatti dal 2006, da quando è stato introdotto il voto delle persone italiane all’estero, i vari problemi di consegne ma anche di sicurezza legati al voto non sono stati migliorati.
Molti italiani, soprattutto i più giovani, si trovano ad affrontare ricerche che richiedono tempo per capire dove sia finita la busta elettorale, molti di questi come dimostrano le dichiarazioni che abbiamo raccolto, si arrendono e tra lavoro e corsa contro il tempo decidono di non votare.
Quest’anno le schede dovranno arrivare all’ufficio consolare entro le 16 di giovedì 22 settembre, altrimenti il voto non sarà valido.
E sono troppi gli italiani che non hanno ancora ricevuto le buste !
Un altro problema riguarda la spedizione delle schede: tracciare le buste e assicurarsi che non vengano manomesse nel tragitto dai consolati fino in Italia è complicato perché spesso vengono utilizzati sistemi di posta tradizionali, poco sicuri, che possono causare anche disservizi. Negli ultimi giorni, per esempio, ne sono stati segnalati diversi in Spagna, dove le persone italiane residenti all’estero hanno ricevuto il materiale elettorale con un’intestazione sbagliata, riferita all’ultimo referendum invece che alle elezioni del 25 settembre, oppure non l’hanno proprio ricevuto.
In molti dopo aver contattato l’ambasciata sono in attesa di risposta, mentre si contattano anche “l CORREOS” cioè LE POSTE delle città interessate, infatti uno dei mali minori sarebbe quello che non avendo trovato l’indirizzo esatto il postino abbia portato le buste alla sede postale.
Tutto resta, a 2 giorni dalle votazioni, un grande punto interrogativo che manderà in tilt ambasciate e consolati ma penalizzerà sicuramente molti candidati.