Non basta il bellissimo gol di Catania, il primo da quando veste la maglia biancoscudata, che porta temporaneamente le squadre sull’1-1. È ancora la difesa a dar pensiero ad Auteri, orfana nella prossima gara di Filì, sanzionato a fine gara con un rosso diretto. La sconfitta di oggi relega il Messina all’ultimo posto in classifica.
Il Messina approda ad Avellino speranzosa di racimolare qualche punto prezioso che possa far muovere la classifica. Allo stadio “Partenio” Auteri schiera il 4-3-3, con la linea difensiva composta da Trasciani, Camilleri, Filì e Angileri, il centrocampo in mano all’ormai sicurezza Marino, a Fofana e Fiorani; attacco affidato a Catania, Iannone, la cui prestazione positiva contro la Viterbese lascia ben sperare per il prosieguo del campionato, e Balde.
Come ci ha ormai abituati a vedere, è il Messina a partire forte: nei primi minuti Iannone e Catania spaventano Marcone, prima con due affondi che fruttano un corner, poi con un tiro a volo respinto con difficoltà dal portiere irpino. Al 17′ occasione ghiotta per i padroni di casa: cross in area per la testa di Trotta che colpisce da distanza ravvicinata, Daga è costretto agli straordinari compiendo un miracolo. Al 19′ ne para un’altra: stavolta ad impegnare l’estremo difensore è l’ex di turno, Russo, che prova il tiro in diagonale sul secondo palo finito di poco a lato.
Che l’Avellino fosse vicino al gol lo si era capito e, infatti, la rete dei padroni di casa arriva un minuto più tardi, quando, a seguito di un fallo al limite dell’area di Camilleri su Trotta, l’arbitro assegna un calcio di punizione trasformato da Dell’Oglio: un calcio di punizione micidiale che si infila all’incrocio dei pali e non lascia scampo a Daga. È 1-0 per gli irpini dopo appena venti minuti sul cronometro. Il Messina subisce il colpo e quattro minuti più tardi è ancora l’Avellino a rendersi pericolo con il colpo di testa di Russo, bloccato dal portiere ospite.
Al 28′ il Messina pareggia: gran colpo tirato fuori dal cilindro di Catania sul quale nulla può Marcone. Pallone sotto la traversa e 1-1 alla mezz’ora di gioco.
Da qui fino allo scoccare del 45′ non succede praticamente più nulla di rilevante. Da segnalare soltanto i cartellini gialli assegnati a tre quarti della difesa del Messina: un particolare che nel secondo tempo farà la differenza.
Al rientro dagli spogliatoi Trasciani lascia il posto a Konate.
Ad è solo al 9′ che si registra la prima vers occasione dopo l’intervallo: Casarini prova un tiro che si stampa sulla traversa, l’arbitro ferma tutto per fuorigioco. Dieci minuti più tardi i padroni di casa passano in vantaggio: pallone messo in mezzo all’area da Trotta, Daga respinge corto un pallone che finisce sui piedi di Russo, a cui non resta che respingere in rete. Proprio l’ex Acr castiga i biancoscudati ma non esulta al gol del vantaggio.
Il Messina cerca di reagire ma non trova le misure giuste per pungere la difesa irpina. Al 37′ Napoletano, subentrato al posto di Fofana, protesta per un fallo subito in area di rigore.
L’ultimo squillo è del Messina, al 93′, che si fa vedere dalle parti di Marcone con un velenoso cross di Konate sul quale nessuno si avventa. Un minuto più tardi una ingenuità difensiva costa il secondo giallo a Filì che lascia così in inferiorità numerica i suoi: brutto fallo su Gambale che merita il rosso diretto.
Amare le dichiarazioni di Auteri nel post partita, che si è detto insoddisfatto per la terza sconfitta rinediata in quattro giornate e per l’atteggiamento avuto nel secondo tempo dai suoi.