La mostra, che resterà aperta al pubblico fino a martedì 27 dicembre, è stata presentata dal Professor, docente di storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Messina.
Ad introdurre la serata, le esecuzioni musicali dal vivo di Eugenio Favano, artista a tutto tondo, e del flautista Francesco Bruno.
Gli 11 artisti che hanno messo a disposizione le loro opere hanno colto la sfida, leit motiv del vernissage, di proporre una full immersion nell’arte astratta in tutte le sue forme e declinazioni, troppo spesso soggetta a pregiudizi da parte degli scettici.
“Abbiamo voluto lanciarci in questa sfida, nel tentativo di avvicinare il pubblico ad una maggiore comprensione dell’arte astratta. Troppo spesso si sente dire che basta dipingere su una tela delle macchie colorate informi senza logica alcuna per fare “arte” – commenta la gallerista e curatrice della mostra Mamy Costa – : naturalmente non è così! Non meno dell’arte figurativa, l’astrattismo si piega a delle regole ben precise, pur restando una libera espressione dell’artista che la crea. Questo, lo speriamo davvero, è solo il primo di tanti altri incontri che vorremmo realizzare per trasmettere questo messaggio.”
Un viaggio nell’armonia delle forme, dei colori e delle luci delle tele.
“Lastrattismo – spiega il Professor Di Bella – è parte integrante di un processo evolutivo che ha coinvolto l’arte; una conseguenza dei movimenti d’avanguardia novecenteschi che proiettano lo sguardo verso la (ri)scoperta dell’interiorità”.
L’arte astratta, dunque, si fa promotrice di suggestiva novità nel modo di osservare il mondo; e diviene spazio privilegiato nel quale rileggere le problematiche sociali, di cui spesso si fa interprete.