“Alla fine degli anni sessanta, in coincidenza con la demolizione e ricostruzione di molti palazzi, i relativi detriti vennero depositati lungo la foce del torrente Annunziata, laddove si è formata un’appendice di territorio sul quale i precedenti amministratori avevano deciso di destinare un polmone verde a tutti i bambini della città.
Negli anni questo rettangolo è stato arricchito da una serie di attrezzature ludiche che hanno fatto la gioia di piccoli e grandi.
Oggi sembra che l’area rientri in un prestigioso progetto da parte dell’Autorità Portuale. Senza intaccare alcuna volontà esplicativa di qualsiasi mandato realizzativo, sorge una bellissima domanda rappresentata dal fatto che in occasione della visita a Messina del Prof. Albert Sabin, provò infinita gioia nel sentire che quel giardino sullo stretto fosse intestato a lui a imperitura memoria.
Il sottoscritto Centofanti Calogero ex assessore all’arredo urbano di concerto con l’ex consigliere comunale Giovanni Materia dedicavano quell’immenso spazio all’inventore di una terapia che contrastava la diffusione della poliomielite.
Tale iniziativa scolpita su un cartellone umile e semplice voleva ricordare a tutti i pargoli, ai loro genitori che uno scienziato senza clamore alcuno aveva dedicato i suoi studi contro la terribile patologia e di questa testimonianza i piccoli e i futuri giovani dovevano conservarne in maniera nitida l’autenticità nella quotidianità della loro esperienza.
Di quel progetto spero rimanga uno scrigno nel quale sono impresse le voci di giubilo dei nostri fanciulli e non ci sia invece la possibilità che una coltre spessa di oblio soffochi anche un vibrante segno di spaccato esistenziale messinese.”
Centofanti Calogero