Si è tenuto ieri l’incontro programmato tra l’Amministrazione comunale di Villafranca, i tecnici comunali, la Bausus Scral (ditta che ha in gestione l’impianto di depurazione comunale) e i suoi tecnici. Nel corso dell’incontro si sono esaminate tutte le possibili cause della produzione di miasmi che, come vi abbiamo riferito nei giorni scorsi, in questi giorni stanno interessando l’area circostante il depuratore.
«Occorre preliminarmente evidenziare – ha dichiarato in una nota il Sindaco Giuseppe Cavallaro – che, cosi come attestato da tutte le analisi fornite dalla ditta gestore, l’impianto è perfettamente funzionante e che quindi la causa dei cattivi odori nulla influisce sulla funzionalità. Dal confronto e dai sopralluoghi svoltisi nei giorni scorsi, è emerso che la causa dei cattivi odori è da rinvenirsi nelle elevate temperature che in questi giorni si sono registrate, nella circostanza che i lavori di completamento dell’impianto non si sono ancora ultimati ed in alcuni parametri minimamente non conformi nei reflui di ingresso all’impianto di depurazione. Ad oggi – prosegue il Sindaco – si stanno effettuando degli interventi per l’eliminazione del problema, quali l’inoculazione di nuovi fanghi attivi e l’incremento dell’ossigenazione delle vasche. È opinione dei tecnici comunali e di quelli della ditta che i predetti interventi siano idonei ad eliminare nell’immediatezza la problematica. Si rende noto, infine, che è stata emessa l’ordinanza sindacale n. 20 dell’08.07.2022 che vieta qualunque immissione di acque reflue non conformi nella rete fognaria; tale ordinanza – conclude Cavallaro – è finalizzata alla verifica ed alla normalizzazione dei valori degli afflussi all’impianto di depurazione».
Dalle parole di Cavallaro sembra quindi che non ci sia alcun problema di fondo nel funzionamento del depuratore, anche se si sta comunque cercando di risolvere il problema degli odori sgradevoli. Si ricorda che tale incontro è stato fissato dopo che, nei giorni scorsi, il gruppo di Minoranza consiliare capeggiato da Mario Russo aveva scritto in merito all’Arpa della Regione Sicilia e all’Asp di Messina.