Raggiungimento dei risultati sul campo, senza mai dimenticare il primario obiettivo della cura e della formazione dei ragazzi. Sono questi i chiodi fissi di allenatori e dirigenti sportivi che, nel territorio e nonostante le grosse difficoltà, continuano ad affiancare i giovani, alimentando costantemente idee, progetti e obiettivi da raggiungere.
Ne abbiamo parlato, durante la nona puntata di Effetto Volley, rubrica social dedicata al volley messinese, con Antonello Morisciano e Roberta Pannuccio, rispettivamente presidente e capitano della Peloro Volley: “la Peloro Volley fu fondata con il nome di Evemero Volley perché, sin dalla fondazione, siamo stati ospiti dell’Istituto “Evemero” di Messina. Con i Presidi che si sono nel tempo succeduti abbiamo stretto collaborazione, iniziando e continuando la nostra attività nei vari plessi di questo Istituto. Dopo cinque anni l’Evemero, per motivi di sponsor, cambiò nome in Peloro Volley. La Società pian piano è cresciuta, andando anche a disputare il campionato regionale di serie C maschile, alcuni anni or sono, con una classe ‘94/’95 di atleti e qualche innesto più esperto. Oggi siamo in serie D con la femminile, ma disputiamo anche i campionati giovanili Under 14, Under 16 e di 2à divisione, sempre femminile. Con la maschile, invece, partecipiamo ai campionati di 1à divisione e Under 15. Siamo, inoltre, presenti anche nel torneo dell’ente di promozione PGS. Immancabile, ovviamente, il settore del minivolley. In questi quindici anni di attività si sono succeduti tanti eventi, gioie e dolori. C’è sempre l’entusiasmo dei primi anni e la voglia di crescere, lavorare per i giovani, trasmettendo loro i valori dello sport di squadra più bello: la pallavolo. Siamo sempre presenti in palestra con i nostri dirigenti e lo staff tecnico, dando sempre spazio ai ragazzi”.
Roberta Pannuccio: “Le parole chiave per comprendere meglio il mondo Peloro sono famiglia e casa. Posso portare il mio esempio; ho iniziato a giocare a pallavolo dieci anni fa. In questa società sono cresciuta senza mai allontanarmi. Con alcune compagne abbiamo proprio cominciato insieme il cammino. Ci siamo sempre dette che, chiunque vada via, alla fine torna sempre in questa casa; quindi, c’è questo senso di accoglienza che si vede molto raramente nelle società sportive, ma proprio in generale in ogni contesto. La bellezza più significativa che questa società trasmette, attraverso il volley, sta nella particolare vicinanza tra i vari componenti della stessa”.
Conclude Antonello Morisciano: “Quando riusciamo a trasmettere valori ai ragazzi che si avvicinano alla pallavolo, per me significa aver vinto non una partita ma il campionato. Tutto questo ripaga dei sacrifici che si fanno. Spesso non si notano; si vede la facciata, la maglietta, la squadra, ma il pubblico non riesce sempre a cogliere quanto lavoro ci sia dietro: organizzare il campionato, le partite e tutti gli adempimenti che queste comportano. Il lavoro oscuro che viene ripagato dal sentire parlare con entusiasmo chi si avvicina a noi e a questo sport”.