Dalla gioia di una promozione conquistata sul campo, alla sofferta decisione estiva di cedere il titolo di serie A3.
La Savam Costruzioni Volley Letojanni ricomincia da qui: consapevolezza di poter stare, con merito, tra le grandi della categoria nazionale, puntando su una struttura societaria solida e sull’esperienza umana e sportiva acquisita nella ormai pluriennale militanza nel campionato di B maschile. Certezza e valore aggiunto sono rappresentati, in tale direzione, da Salvatore Soraci, storico Direttore Sportivo del team ionico, che abbiamo ascoltato in una lunga intervista, qui di seguito proposta nel primo atto: “Credo cha la stagione scorsa sia, per certi versi, irripetibile. Squadra e staff hanno raggiunto, al termine di una stagione esaltante, una promozione che, in pochi, alla vigilia ci accreditavano. Su ventisei gare ottenere ventiquattro vittorie, non è da tutti; soprattutto le vittorie negli spareggi sono state le più significative, giocando con delle e proprie corazzate: Gioia del Colle e Roma. E’ stato il coronamento di un sogno. Società, atleti e tutto l’ambiente hanno raggiunto con merito questo successo”.
Purtroppo, non è bastato: “note dolenti ci hanno costretto a prendere una decisione severa, cedendo il titolo conquistato sul campo, a differenza di altri. Abbiamo dovuto affrontare problemi non facili da risolvere in venti giorni: la mancanza di una struttura dove poter disputare le gare di serie A. Che il palazzetto di Letojanni non fosse omologabile, lo sapevamo. C’è l’intenzione di costruire un nuovo palazzetto, ma passeranno almeno due anni. Avevamo, dunque, due opzioni: Furci Siculo – i cui lavori sarebbero dovuti terminare il 30 giugno ed invece si è arrivati a settembre – e Messina.
La situazione delle strutture sportive della città non è sicuramente migliore: “i dirigenti del Comune di Messina hanno mostrato grande disponibilità, ma la concomitanza con le elezioni comunali ha fatto sì che nessuno se la sentisse di firmare il nulla osta per l’utilizzo del Pala-San-Filippo, unica struttura, in quel momento, dove poter disputare gare di serie A. Entro il 30 giugno avremmo dovuto risolvere la questione burocratica. Troppo poco il tempo a disposizione; così, abbiamo deciso che sarebbe stato meglio fare un passo indietro per farne tre in avanti. Iscriverci la campionato, con tutte le difficoltà del caso, avrebbe comportato grossi problemi all’inizio della stagione, col rischio di non portarla a termine, vanificando trentadue anni di storia pallavolistica”.
Non sarà facile lottare con le altre contendenti: “Ripartiamo con orgoglio e con l’ossatura della scorsa stagione e nuovi acquisti che rendono la rosa altamente competitiva Nel girone in cui siamo inseriti ci sono quattro/cinque squadre che possono ambire ai playoff e alla promozione in serie A3”.
Anche l’Akademia S.Anna, che come voi ha conquistato la promozione sul campo in serie A, ha rischiato la vostra stessa sorte, trovando, infine, la disponibilità della Cittadella Universitaria. Avete pensato, anche voi, a questa soluzione? “Sono contento per l’Akademia Sant’Anna e per Fabrizio Costantino che, oltre ad essere un amico, è una persona passionale e che ha investito personalmente ed economicamente molto nel progetto. Ha coronato un sogno, quello di disputare la serie A2, frutto di tanto sacrificio. Purtroppo, i tempi burocratici, nel settore maschile, sono un po’ più dilatati, con scadenze ad inizio luglio. Hanno avuto due/tre settimane in più che hanno permesso di trovare delle soluzioni. Avevamo preso in considerazione l’ipotesi della Cittadella. Però, da quanto a nostra conoscenza, la struttura in questione non aveva tutte le caratteristiche la serie A3 maschile. Non so se tra maschile e femminile siano richieste caratteristiche diverse della struttura messa a disposizione. Noi, pensando potesse sorgere qualche problema, abbiamo scartato questa possibilità. Si era anche valutata l’ipotesi Catania dove, però, l’Amministrazione Comunale ha affidato il palazzetto di Corso Indipendenza – l’unico dover poter disputare la serie A – ad una società di eventi e spettacoli. Ci saremmo dovuti accordare con la Saturnia – team pallavolistico etneo – e con un’altra società di calcio a 5 catanese di serie A – la Meta Catania – per poter disputare le gare in due giorni. Sarebbe stata un’impresa titanica!”
Titolo ceduto al San Giustino: “Nonostante ci avessero contattato i primi di giugno e li avessimo messi al corrente del nostro tentativo di sperare fino alla fine, ci hanno aspettato; infatti, solo l’ultimo giorno abbiamo provveduto allo “scambio dei documenti”. Scadenza fissata il 13 giugno e noi, nel pomeriggio, abbiamo inviato quanto necessario.